tattoo
2024-11-04 13:16:13 UTC
Il vero metodo fascista lo pratica la sinistra a vari livelli, ma guai a
dirlo. Ridicolo che Donzelli si appelli alla cazzara Schlein. RIDICOLO.
La violenza rossa degli antifascisti ad Aosta
Vergognosa aggressione ad Aosta: a farne la spesa due esponenti di FdI
che dopo cena si sono recati in uno spazio comunale dove era in corso un
evento
Francesca Galici 4 Novembre 2024 - 10:26
Violenza antifascista ad Aosta, dove il coordinatore di Fratelli
d'Italia è stato accerchiato dai presenti per il solo fatto che fosse
presente al festival Frontdoc2024. Lorenzo Aiello si trovava al bar
della Cittadella dei Giovani del capoluogo valdostano durante l'evento,
per altro pubblico e aperto a tutti, insieme ad alcuni amici. Eppure, i
democraticissimi partecipanti, avendolo riconosciuto, non hanno perso
tempo a fare branco contro di lui perché quello, hanno detto, era un
evento "marcatamente antifascista". Ci sono diverse testimonianze
riportate dalla stampa locale in merito a quanto accaduto, che
raccontano come Aiello sia stato prima "avvisato" da una delle ragazze
presenti e poi, al suo rifiuto di andar via, dal momento che non stava
facendo nulla di provocatorio, è stato accerchiato.
Il branco contro uno. "Da qua vi dovete levare dal cazzo, fasci di
merda", gli hanno urlato. E ancora: "Qui non siete graditi, voi della
Meloni". Ma dalle parole si è passati ai fatti. Il branco, vedendo che
Aiello non era intenzionato ad andare via da un evento aperto è passato
all'attacco fisico. Alcuni dei presenti lo hanno spintonato fino a
quando il coordinatore di FdI non è caduto a terra, dove è stato
ripetutamente colpito. Insieme ad Aiello c'erano anche Armando Mascaro,
esponente di FdI in Valle d'Aosta e consigliere comunale a St. Pierre,
che avrebbe ricevuto sputi, spintoni e minacce. Con loro c'era anche
Philippe Milleret, leader di Pays d’Aoste Souverain, che è stato
coinvolto nel tentativo di placare l'aggressione.
L'intervento delle forze dell'ordine è stato rapido: gli autori
dell'aggressione sono stati fermati e identificati prima che potessero
allontanarsi dal cortile. Ma anche in quel momento si sono verificate
tensioni, con insulti e improperi alle forze dell'ordine. Non si sono
registrati feriti nei tafferugli e attualmente non si segnalano denunce
formalizzate in caserma. I fatti, per altro, si sono svolti all'interno
di uno spazio comunale. Gli organizzatori si sono dissociati da quanto
accaduto, hanno evidenziato il carattere inclusivo della manifestazione,
che ha uno sfondo cinefilo. "Siamo arrivati lì con Aiello dopo una cena.
Saremo rimasti una mezz’oretta e abbiamo parlato anche con Philippe
Milleret. Una ragazza ha detto a me e Aiello che non eravamo graditi,
che i fascisti lì non erano i benvenuti e che era una serata
antifascista. Ci siamo ritrovati accerchiati e qualche spintone c’è
stato. Mi dispiace che nessuno del bar sia intervenuto per evitare che
l’episodio accadesse o degenerasse, al contrario, gli unici a fare
qualcosa sono stati gli organizzatori di FrontDoc", ha spiegato Mascaro
ai media locali.
Inevitabili le reazioni politiche a questa aggressione di stampo
politico, che richiama fin troppo da vicino lo squadrismo fascista. Ma
stavolta la matrice è indubbiamente rossa, la mano è quella degli
"antifascisti" che si investono del ruolo di tutela della Costituzione e
della democrazia nel nostro Paese. "Aggrediti perché di Fratelli
d'Italia. Riconosciuti come appartenenti al partito di Giorgia Meloni e
quindi picchiati con inaudita violenza", ha dichiarato Giovanni
Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia.
"La Schlein e gli esponenti del Pd condannino senza ambiguità i giovani
di sinistra che ad Aosta hanno violentemente aggredito esponenti di
Fratelli d'Italia e chi era in loro compagnia. A sinistra dovrebbero
aver capito che fomentare odio non porta voti, ma purtroppo rischia solo
di portare violenza. Solidarietà a Lorenzo e Armando", conclude Donzelli
dai suoi social.
Chissà cosa sarebbe accaduto se le parti fossero state invertite. Chissà
quanti speciali sarebbero stati fatti, quante ore di diretta e di
discussione avrebbero imbastito i soliti noti. Eppure, attualmente,
regan un silenzio imbarazzato.
dirlo. Ridicolo che Donzelli si appelli alla cazzara Schlein. RIDICOLO.
La violenza rossa degli antifascisti ad Aosta
Vergognosa aggressione ad Aosta: a farne la spesa due esponenti di FdI
che dopo cena si sono recati in uno spazio comunale dove era in corso un
evento
Francesca Galici 4 Novembre 2024 - 10:26
Violenza antifascista ad Aosta, dove il coordinatore di Fratelli
d'Italia è stato accerchiato dai presenti per il solo fatto che fosse
presente al festival Frontdoc2024. Lorenzo Aiello si trovava al bar
della Cittadella dei Giovani del capoluogo valdostano durante l'evento,
per altro pubblico e aperto a tutti, insieme ad alcuni amici. Eppure, i
democraticissimi partecipanti, avendolo riconosciuto, non hanno perso
tempo a fare branco contro di lui perché quello, hanno detto, era un
evento "marcatamente antifascista". Ci sono diverse testimonianze
riportate dalla stampa locale in merito a quanto accaduto, che
raccontano come Aiello sia stato prima "avvisato" da una delle ragazze
presenti e poi, al suo rifiuto di andar via, dal momento che non stava
facendo nulla di provocatorio, è stato accerchiato.
Il branco contro uno. "Da qua vi dovete levare dal cazzo, fasci di
merda", gli hanno urlato. E ancora: "Qui non siete graditi, voi della
Meloni". Ma dalle parole si è passati ai fatti. Il branco, vedendo che
Aiello non era intenzionato ad andare via da un evento aperto è passato
all'attacco fisico. Alcuni dei presenti lo hanno spintonato fino a
quando il coordinatore di FdI non è caduto a terra, dove è stato
ripetutamente colpito. Insieme ad Aiello c'erano anche Armando Mascaro,
esponente di FdI in Valle d'Aosta e consigliere comunale a St. Pierre,
che avrebbe ricevuto sputi, spintoni e minacce. Con loro c'era anche
Philippe Milleret, leader di Pays d’Aoste Souverain, che è stato
coinvolto nel tentativo di placare l'aggressione.
L'intervento delle forze dell'ordine è stato rapido: gli autori
dell'aggressione sono stati fermati e identificati prima che potessero
allontanarsi dal cortile. Ma anche in quel momento si sono verificate
tensioni, con insulti e improperi alle forze dell'ordine. Non si sono
registrati feriti nei tafferugli e attualmente non si segnalano denunce
formalizzate in caserma. I fatti, per altro, si sono svolti all'interno
di uno spazio comunale. Gli organizzatori si sono dissociati da quanto
accaduto, hanno evidenziato il carattere inclusivo della manifestazione,
che ha uno sfondo cinefilo. "Siamo arrivati lì con Aiello dopo una cena.
Saremo rimasti una mezz’oretta e abbiamo parlato anche con Philippe
Milleret. Una ragazza ha detto a me e Aiello che non eravamo graditi,
che i fascisti lì non erano i benvenuti e che era una serata
antifascista. Ci siamo ritrovati accerchiati e qualche spintone c’è
stato. Mi dispiace che nessuno del bar sia intervenuto per evitare che
l’episodio accadesse o degenerasse, al contrario, gli unici a fare
qualcosa sono stati gli organizzatori di FrontDoc", ha spiegato Mascaro
ai media locali.
Inevitabili le reazioni politiche a questa aggressione di stampo
politico, che richiama fin troppo da vicino lo squadrismo fascista. Ma
stavolta la matrice è indubbiamente rossa, la mano è quella degli
"antifascisti" che si investono del ruolo di tutela della Costituzione e
della democrazia nel nostro Paese. "Aggrediti perché di Fratelli
d'Italia. Riconosciuti come appartenenti al partito di Giorgia Meloni e
quindi picchiati con inaudita violenza", ha dichiarato Giovanni
Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia.
"La Schlein e gli esponenti del Pd condannino senza ambiguità i giovani
di sinistra che ad Aosta hanno violentemente aggredito esponenti di
Fratelli d'Italia e chi era in loro compagnia. A sinistra dovrebbero
aver capito che fomentare odio non porta voti, ma purtroppo rischia solo
di portare violenza. Solidarietà a Lorenzo e Armando", conclude Donzelli
dai suoi social.
Chissà cosa sarebbe accaduto se le parti fossero state invertite. Chissà
quanti speciali sarebbero stati fatti, quante ore di diretta e di
discussione avrebbero imbastito i soliti noti. Eppure, attualmente,
regan un silenzio imbarazzato.