Discussione:
Lapsus di una neo cittadina negli Stati Uniti
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto Deboni DMIsr
2024-11-03 09:48:49 UTC
Permalink
Intervistata in un talkshow (mi pare, seguito
fermandomi per un po' durante lo zapping, e non mi
ricordo se era su Al-Jazeera o altro canale
sul satellitare) una "americana" di chiare origine
migratoria recente afferma:

"Io credo nel sogno americano ..."

Ho subito pensato (avendola ascoltata per un po'
nella intervista - tema caldo le elezioni):

"Ma coma siamo messi con i VALORI americani ?"

Trasponendolo anche in Europa, sono certo che i
migranti hanno un "sogno europeo in mente", ma
come siamo messi con i valori europei ?

Fino al secolo scorso, chi migrava in Europa,
in Italia, in massima parte si integrava, non pensava
a comunita' chiuse che non sono altro che emanazioni
della loro comunita' d'origine. La cosa e' evidente
nei loro figli, nella secondo generazione, che
frequentano la comunita' locale e parlano con
perfetta flessione locale. Insomma "integrati" e
se non fosse per gli idioti che guardano al colore
della pelle invece di "ascoltare" la persona,
senza problemi alcuni.

Insomma, chi migrava in Europa non era solo o tanto
interessato ai "soldi", ma anche ai diffusi
principi di liberta', di democrazia, di separazione
tra chiesa e vita civile, tipica di buona parte
dell'Europa (un po' meno in Italia, a causa del
concordato).

Dal 2000 questo e' cambiato. Oggi il migrante (e cosi'
pare anche negli USA) e' solo interessato al "sogno
pecuniario", rifiutando ogni integrazione, a costo
di AUTO-formarsi dei ghetti in cui si chiudono, con
l'equivalente di una polizia e controllo sociale locale
(particolarmente eclatante nel caso dei cinesi, ma non
tanto di meno per altre etnie, non solo islamiche).

Questo non va bene, non porta a nulla di buono, e
potrebbe anche essere un fattore contributivo alla
cronica invasione di nuovi immigrati.
Marco C.
2024-11-03 11:43:56 UTC
Permalink
On Sun, 03 Nov 2024 09:48:49 GMT, Roberto Deboni DMIsr
Post by Roberto Deboni DMIsr
Intervistata in un talkshow (mi pare, seguito
fermandomi per un po' durante lo zapping, e non mi
ricordo se era su Al-Jazeera o altro canale
sul satellitare) una "americana" di chiare origine
"Io credo nel sogno americano ..."
Ho subito pensato (avendola ascoltata per un po'
"Ma coma siamo messi con i VALORI americani ?"
Trasponendolo anche in Europa, sono certo che i
migranti hanno un "sogno europeo in mente", ma
come siamo messi con i valori europei ?
Fino al secolo scorso, chi migrava in Europa,
in Italia, in massima parte si integrava, non pensava
a comunita' chiuse che non sono altro che emanazioni
della loro comunita' d'origine. La cosa e' evidente
nei loro figli, nella secondo generazione, che
frequentano la comunita' locale e parlano con
perfetta flessione locale. Insomma "integrati" e
se non fosse per gli idioti che guardano al colore
della pelle invece di "ascoltare" la persona,
senza problemi alcuni.
Insomma, chi migrava in Europa non era solo o tanto
interessato ai "soldi", ma anche ai diffusi
principi di liberta', di democrazia, di separazione
tra chiesa e vita civile, tipica di buona parte
dell'Europa (un po' meno in Italia, a causa del
concordato).
Dal 2000 questo e' cambiato. Oggi il migrante (e cosi'
pare anche negli USA) e' solo interessato al "sogno
pecuniario", rifiutando ogni integrazione, a costo
di AUTO-formarsi dei ghetti in cui si chiudono, con
l'equivalente di una polizia e controllo sociale locale
(particolarmente eclatante nel caso dei cinesi, ma non
tanto di meno per altre etnie, non solo islamiche).
Questo non va bene, non porta a nulla di buono, e
potrebbe anche essere un fattore contributivo alla
cronica invasione di nuovi immigrati.
gli immigrati nuovi e quelli intermedi forse non conoscono ancora bene
il concetto di "sogno europeo" ed in particolare il "sogno degli
italiani" nei loro confronti perché gli italiani ne hanno le palle
piene delle invasioni di immigrati irregolari e non voluti degli
ultimi 30-40 anni. In parallelo, moltissimi italiani hanno anche le
palle scassate dovute agli imbrogli e al buonismo d'accatto delle
sinistre nostrane che hanno permesso di far entrare in Italia anche la
qualunque senza controlli, selezioni e soprattutto senza che gli
italiani gliene avessero dato il permesso!

--

Anche dagli svizzeri un "NO all'immigrazione incontrollata"


pirex
2024-11-03 19:28:38 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Intervistata in un talkshow (mi pare, seguito
fermandomi per un po' durante lo zapping, e non mi
ricordo se era su Al-Jazeera o altro canale
sul satellitare) una "americana" di chiare origine
"Io credo nel sogno americano ..."
Ho subito pensato (avendola ascoltata per un po'
"Ma coma siamo messi con i VALORI americani ?"
Trasponendolo anche in Europa, sono certo che i
migranti hanno un "sogno europeo in mente", ma
come siamo messi con i valori europei ?
Fino al secolo scorso, chi migrava in Europa,
in Italia, in massima parte si integrava, non pensava
a comunita' chiuse che non sono altro che emanazioni
della loro comunita' d'origine. La cosa e' evidente
nei loro figli, nella secondo generazione, che
frequentano la comunita' locale e parlano con
perfetta flessione locale. Insomma "integrati" e
se non fosse per gli idioti che guardano al colore
della pelle invece di "ascoltare" la persona,
senza problemi alcuni.
Insomma, chi migrava in Europa non era solo o tanto
interessato ai "soldi", ma anche ai diffusi
principi di liberta', di democrazia, di separazione
tra chiesa e vita civile, tipica di buona parte
dell'Europa (un po' meno in Italia, a causa del
concordato).
Dal 2000 questo e' cambiato. Oggi il migrante (e cosi'
pare anche negli USA) e' solo interessato al "sogno
pecuniario", rifiutando ogni integrazione, a costo
di AUTO-formarsi dei ghetti in cui si chiudono, con
l'equivalente di una polizia e controllo sociale locale
(particolarmente eclatante nel caso dei cinesi, ma non
tanto di meno per altre etnie, non solo islamiche).
Questo non va bene, non porta a nulla di buono, e
potrebbe anche essere un fattore contributivo alla
cronica invasione di nuovi immigrati.
Integrazione:

--
pirex, stesso nick da oltre vent'anni
pirex <***@pakita.sus>

Diffidate dei poveri mentecatti, odiatori di professione, bugiardi
xenofobi nazifascioidi dai mille nick
che per farsi leggeggere le loro Fake News utilizzano anche il mio nick
ultra ventennale

https://tinyurl.com/2natj737
--
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www.avg.com
Roberto Deboni DMIsr
2024-11-05 11:23:43 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Intervistata in un talkshow (mi pare, seguito
fermandomi per un po' durante lo zapping, e non mi
ricordo se era su Al-Jazeera o altro canale
sul satellitare) una "americana" di chiare origine
"Io credo nel sogno americano ..."
Ho subito pensato (avendola ascoltata per un po'
"Ma coma siamo messi con i VALORI americani ?"
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Dal 2000 questo e' cambiato. Oggi il migrante (e cosi'
pare anche negli USA) e' solo interessato al "sogno
pecuniario", rifiutando ogni integrazione, a costo
di AUTO-formarsi dei ghetti in cui si chiudono, con
l'equivalente di una polizia e controllo sociale locale
(particolarmente eclatante nel caso dei cinesi, ma non
tanto di meno per altre etnie, non solo islamiche).
Aggiungo che questi immigrati "economici" non capiscono,
o non vogliono (ideologicamente) capire, che il
"sogno americano" e' strettamente legato ai "valori USA".

Se non fosse cosi', allora il "sogno americano"
potremo averlo anche in Europa, o financo in Russia.

Il punto e' che il degrado dei valori USA e quindi
la fine del sogno americano sarebbe un degrado lento,
ovvero "loro" se lo godrebbero, lasciando ai loro
figli una neo-patria con i problemi dei loro luoghi
d'origine.

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