pirex
2024-11-04 20:16:31 UTC
CHE L’EGITTO NON SIA UN “PAESE SICURO”
PER LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI
LO SANNO ANCHE GLI IMBECILLI,
BASTA RICORDARE IL CASO REGENI
Novembre 4th, 2024 Riccardo Fucile
PER CAPIRLO NON E’ NECESSARIO ESSERE “TOGHE ROSSE”,
E’ SUFFICIENTE NON ESSERE SEQUESTRATORI DI ESSERI UMANI
Nel provvedimento con cui stabilisce il non trattenimento della persona
migrante arrivata dall’Egitto, il giudice di Catania dichiara «irrilevante
la questione di legittimità costituzionale sollevata dal richiedente
protezione». La decisione è del presidente della sezione Immigrazione del
Tribunale di Catania, Massimo Escher.
Il giudice ha voluto ribadire la necessità, nel valutare il
trattenimento, di esaminare la qualifica data all’Egitto, con il decreto
legge del 23 ottobre 2024, che lo include «in una lista che non prevede
alcuna eccezione, né per aree territoriali né per caratteristiche
personali».
Ma per il tribunale questa «qualificazione non esime il giudice
dall’obbligo di verifica della compatibilità della designazione con il
diritto dell’Unione europea, obbligo affermato in modo chiaro e senza
riserve dalla Corte di giustizia europea nella sentenza della Gran Camera
del 4 ottobre 2024».
Il presidente Escher scrive che «in Egitto esistono gravi violazioni di
diritti umani che, in contrasto con il diritto europeo citato, persistono
in maniera generale e costante e investono non soltanto ampie e indefinite
categorie di persone (come dimostra l’inserimento tra le eccezioni della
categoria dei “difensori dei diritti umani”, che individua l’esistenza di
violazioni dei diritti di soggetti che agiscono per la stessa tutela dei
diritti dell’uomo) ma anche il nucleo delle libertà fondamentali che
connotano un ordinamento democratico e che dovrebbero costituire la
cornice di riferimento in sui ci inserisce la nozione di Paese sicuro
secondo la direttiva europea».
L’avvocata Lo Faro ha ripreso il provvedimento del Tribunale di Catania
per spiegare che «il decreto non va applicato perché l’Egitto non è un
paese sicuro per svariati motivi derivanti dalle schede per la
determinazione del ministero degli Esteri, e, ancora una volta, afferma
che in Italia il diritto di asilo è previsto dall’articolo 10 della
Costituzione e nessuna legge ordinaria lo può scalfire».
(da agenzie)
<https://www.destradipopolo.net/che-legitto-non-sia-un-paese-sicuro-per-la-violazione-dei-diritti-umani-lo-sanno-anche-gli-imbecilli-basta-ricordare-il-caso-regeni/>
--
pirex, stesso nick da oltre vent'anni
pirex <***@pakita.sus>
Diffidate dei poveri mentecatti, odiatori di professione, bugiardi
xenofobi nazifascioidi dai mille nick
che per farsi leggeggere le loro Fake News utilizzano anche il mio nick
ultra ventennale
https://tinyurl.com/2natj737
PER LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI
LO SANNO ANCHE GLI IMBECILLI,
BASTA RICORDARE IL CASO REGENI
Novembre 4th, 2024 Riccardo Fucile
PER CAPIRLO NON E’ NECESSARIO ESSERE “TOGHE ROSSE”,
E’ SUFFICIENTE NON ESSERE SEQUESTRATORI DI ESSERI UMANI
Nel provvedimento con cui stabilisce il non trattenimento della persona
migrante arrivata dall’Egitto, il giudice di Catania dichiara «irrilevante
la questione di legittimità costituzionale sollevata dal richiedente
protezione». La decisione è del presidente della sezione Immigrazione del
Tribunale di Catania, Massimo Escher.
Il giudice ha voluto ribadire la necessità, nel valutare il
trattenimento, di esaminare la qualifica data all’Egitto, con il decreto
legge del 23 ottobre 2024, che lo include «in una lista che non prevede
alcuna eccezione, né per aree territoriali né per caratteristiche
personali».
Ma per il tribunale questa «qualificazione non esime il giudice
dall’obbligo di verifica della compatibilità della designazione con il
diritto dell’Unione europea, obbligo affermato in modo chiaro e senza
riserve dalla Corte di giustizia europea nella sentenza della Gran Camera
del 4 ottobre 2024».
Il presidente Escher scrive che «in Egitto esistono gravi violazioni di
diritti umani che, in contrasto con il diritto europeo citato, persistono
in maniera generale e costante e investono non soltanto ampie e indefinite
categorie di persone (come dimostra l’inserimento tra le eccezioni della
categoria dei “difensori dei diritti umani”, che individua l’esistenza di
violazioni dei diritti di soggetti che agiscono per la stessa tutela dei
diritti dell’uomo) ma anche il nucleo delle libertà fondamentali che
connotano un ordinamento democratico e che dovrebbero costituire la
cornice di riferimento in sui ci inserisce la nozione di Paese sicuro
secondo la direttiva europea».
L’avvocata Lo Faro ha ripreso il provvedimento del Tribunale di Catania
per spiegare che «il decreto non va applicato perché l’Egitto non è un
paese sicuro per svariati motivi derivanti dalle schede per la
determinazione del ministero degli Esteri, e, ancora una volta, afferma
che in Italia il diritto di asilo è previsto dall’articolo 10 della
Costituzione e nessuna legge ordinaria lo può scalfire».
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www.avg.com
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