Post by FreddiePost by Freddie... Per la legge della domanda e offerta, gia'
solo questo riduce di 20 volte il prezzo storico, ovvero aumenta di 20
volte il prezzo oggi.
Anche questa è una sua dotta stima, come le 700 ore per 60 fiorini.
Per mera curiosita', nonostante la non attinenza (si tratta di terreno
agricolo), con $80'000 per 500 acri il metroquadro viene fuori a 4 cent$
al metroquadro. Urca! Abbiamo gia' un prezzo migliore di quello pagato
dal sig.Minuit.
Non è una cazzo, ma è sempre 40 volte volte di più.
Pero' in Argentina si puo' anche racimolare qualcosa tra $0,3 (per
terreno agricolo), giu' fino a $0,1 per terreno da pascolo.
Che sono 0,3$ == 30¢ ovvero qualcosa ta 150 e 300 volte il valore al
m2 delle perline, 0,1$ == 10¢ qualcosa ta 50 e 000 volte il valore al
m2 delle perline: Cristo, ma la smetta di inventarsi la matematica.
Eppure la fonte glielo ho data.
E quindi, oggi, dopo 400 anni di globale rivalutazione fondiaria a
causa della crescita abnorme della popolazione, troviamo ancora:
30 centesimi/m2 per terreno agricolo
10 centesimi/m2 per pascolo
4 centesimi/m2 per terreno vergine potenzialmente agricolo o di pascolo
... dal che, quanto puo' valere oggi un terreno roccioso e irregolare ?
Dall'altra parte abbiamo merce che e' stata acquistata in Olanda
al prezzo di 60 fiorini e che consisteva, per cominciare:
- coperte di feltro di lana vergine
- pentole di ferro
- teste d'ascia di acciaio
- teste di zappa
- collane di vetro (da usare per i Wampum)
- aghi e punteruoli per bucare cuoio e materiali
- coltelli
e la lista prosegue a lungo.
Solo un comunista potrebbe presumere che dopo avere noleggiato (o
ricevuto in gestione) una nave, pagato il salario per mesi
all'equipaggio, pagato il cibo necessario per il lungo viaggio,
e non ultimo, anche aggiunto la quota di ammortamento della nave,
con le riparazioni a fine viaggio, per i mesi necessari, il valore
di quei 60 fiorini di materiali (in buona parte niente affatto
cianfrusaglie, bensi' strumenti utili - gli indiani, non erano
stupidi. Riguardo alle collane (Wampum) va spiegato che erano usato
a scopo decorativo ceremoniale dalla casta "governativa" tra gli
indiani, ovvero erano uno "status symbol", forse perche'
di difficile reperibilita' e lavorazione ? Oggi potremo pensare
ai diamanti. Se uscludiamo l'uso industriale di quelli piccoli,
a che serve spendere enormi cifre per avere un diamente se non
lo stesso status symbol di un Wampum indiano del 1600 ?
In realta', una volta dall'altra parte della sponda, quella
merce costava ben piu' di 60 fiorini: una nave di merce.
Si trattava di materiale di enorme utilita' nella vergine
America Settentrionale del 1600, materiali a cui gli indiani
non potevano dire di no, perche' semplificava enormemente le
loro attivita' quotidiane, dallo sgombero delle foreste e
la creazione di piccole aree coltivabili (la costa orientale
non era una prateria, ma ricca di rigogliosi boschi, e ogni
volta che si spostavano o ampliavano o aggiungevano un
villaggio, dovevano buttare giu' alberi, sradicare ceppi e
zappare la terra, con strumenti che loro avevano solo di
osso e pietra) alla lavorazione di pelli e la loro cucitura.
Che il prezzo non fosse cosi' "poco" (tutto incluso e' anche
provato dal fatto che il sig.Minuit e' stato richiamato in
patria dalla Dutch West India Company, per cui operava, per
rendere conto dei costi. E dopo le sue spiegazioni, ovvero la
sua difesa dell'acquisto del terreno (che poi in realta' non
era chiaro agli indigeni cosa era il concetto di "proprieta'"),
e' stato *licenziato*. Se fosse stato l'affare del secolo,
l'avrebbero promosso. O no ?
Il punto e' che dopo avere dato un carico di nave di materiali
come descritti (per un valore all'origine di 60 fiorini), gli
indiani (che occupavano Long Island) con il cavolo che lasciarano
tranquilli gli olandesi nell'isola di Manahattan, ma ci furono
numerosi scontri brutali con i coloni olandesi. Insomma, non
solo aveva ceduto ben piu' di 60 fiorini di valore (se cosi'
fosse stato, anche se a quel 60 fiorini erano gia' un valore
consistente) non avrebbe dovuto difendersi preso "i capi" ad
Amsterdam del suo operato. Invece, avendo dato tanto materiale
di valore (che sulla costa americana valeva ben piu' di 60
fiorini, una volta calcolato tutto il costo del trasporto) non
era riuscito ad ottenere l'assenso degli indiani. Insomma, uno
spreco totale. Se invece la cifra dello "spreco" fosse stata
modesta, non sarebbe stata un problema, l'avrebbe anche
rimborsato di tasca sua per salvare l'incarico. Ma non poteva
semplicemente acquistare 60 fiorini di asce e zappe ad
Amsterdam da dare ai suoi capi: l'avrebbe dovuto anche
portarla a Nuova Amsterdam, dettaglio che faceva schizzare il
costo alle stelle, fuori dalla portata delle sue tasche.
Tra parentesi la cifra di $24 e' pure sbagliata, ma il calcolo
di uno storico "popolare" dell'ottocento e da allora la cifra
che gira per i salotti di ignoranti e' quella.
Ovvio che il confronto con il valore immobiliare di un lotto di
terreno a New York oggi, sbaraglia qualsiasi stima del costo
pagato dal sig.Minuit nel 1626, ma lo stesso vale per chi ha
acquistato una azione della Tesla Motors a $17 registrandosi
per partecipare alla entrata in borsa del titolo (IPO), azione
che oggi vale $3'250 (per la precisione quella azione e'
diventata 5 azioni che quotano $650 cadauna).